L'intervento presenterà il LinuxDay ed i suoi obbiettivi di divulgazione ed in questa ottica sarà presentato anche i principi del SW Open Source e le possibilità che apre per tutti. L'intervento è comune per le due tracce della giornata.

Il talk riguarderà l'attuale tendenza alla compressione della libertà in Rete, sotto un duplice aspetto: da un lato i problemi legati alla circolazione dei materiali protetti da diritto d'autore, e dall'altro l'introduzione di obblighi di identificazione e di conservazione dei dati (il cd. Decreto Pisanu) e gli obblighi di filtraggio, previsti da recenti modifiche normative. Si affronteranno inoltre le problematiche connesse al Trusted Computing, anche con riguardo alla limitazione dei diritti degli utenti in Rete, ed ai possibili risvolti sul software libero.

Con il termine "Trashware" si intende il riutilizzo proficuo di computer dismessi ed altrimenti destinati allo smaltimento. La parola coniata dal Gruppo Operativo Linux Empoli (Golem) nel 2000, nasce dall'unione dei termini "hardware" e "trashing" e sottolinea il fatto che vengono ricondizionati computer che altrimenti finirebbero in discarica. Il trashware va visto sia come contrasto al divario digitale (problema sociale che consiste nella differente fruibilità delle informazioni che esiste tra coloro che hanno accesso ai computer e ad Internet e coloro che non l'hanno) che come approccio per una maggiore sostenibilità ecologica delle tecnologie digitali (meno inquinamento, meno rifiuti). Ingegneria Senza Frontiere si occupa della tematica ormai da qualche anno e, da qualche mese, anche ISF Cagliari ha iniziato a lavorare sul Trashware.

Dar vita ad un progetto open source è un po come avere un figlio: all'inizio non si sa bene cosa significhi, poi bisogna fare scelte importanti che ne condizioneranno la vita. C'è sempre qualcosa da fare e senza l'aiuto di qualcuno è difficile riuscire a fare tutto. A volte si ha la tentazione di cedere, altre volte si è gratificati dai risultati. E un giorno camminerà da solo.

Come costruire un ambiente di sviluppo automatico per il build e l'integrazione continua, con la creazione del db, l'esecuzione di testing unitari, di integrazione di accettazione e come si crea la documentazione (automatica) di questi test e del code coverage

Problematiche: il contesto attuale delle TIC nel comparto scuola e gli ostacoli alla diffusione del software libero. Esperienze di applicazione del software nella scuola. Prospettive: ipotesi di strategie di collaborazione fra scuole, Pubblica Amministrazione e LUG per promuovere la diffusione del software libero

In questo talk si parlerà dell'imminente rilascio del Java Development Kit (JDK) con licenza open source, e verranno fornite indicazioni pratiche su come contribuire allo sviluppo